mercoledì 28 maggio 2014

1714 Grazie!


Il Movimento Cinque Stelle di Capua ringrazia tutti i suoi elettori che hanno voluto premiare il lavoro svolto fino ad ora. Che hanno voluto condividere una battaglia di rinnovamento radicale della politica italiana. Siamo la terza forza politica nella città, e secondo a livello nazionale, questo ci dà ancora più slancio nel proseguire la strada fino ad ora intrapresa.

Il Movimento Cinque Stelle di Capua è un gruppo di cittadini attivi ed autonomi, non abbiamo un segretario cittadino e coordinatori provinciali/regionali, ci riuniamo in vari luoghi pubblici, dove decidiamo insieme le iniziative da intraprendere. Il movimento è aperto a tutti coloro che sono stanchi di delegare, che vogliono partecipare alla vita attiva del proprio territorio. 
Il Movimento è un'idea, un modo di vivere onesto, una visione del mondo che ormai ci appartiene in modo indelebile, una speranza che va oltre il simbolo elettorale. Siamo una comunità ed il nostro è un viaggio e noi siamo appena agli inizi. 

Dobbiamo migliorare, certo, ma ce la faremo a far capire a tutti cosa vogliamo essere realmente.

Grazie!

sabato 17 maggio 2014

Modifichiamo il piano regionale dei rifiuti

L'attuale amministrazione comunale di Capua e la provincia di Caserta pur non godendo del consenso popolare, si ostinano nel perseguire il loro disegno di realizzare un’opera che porterà solo danni alla collettività. Tra un anno esatto il comune di Capua dovrà eleggere un nuovo Sindaco e la provincia di Caserta sarà declassata a semplice organo d'ufficio! Com'è possibile allora che due enti, ormai a fine mandato, possano vincolare le nostre scelte future per i prossimi 20 anni e oltre? Com'è possibile, che tale scelta si posta nelle mani degli stessi soggetti che hanno determinato il fallimento della nostra raccolta differenziata? Basti pensare che mentre la vicina Santa Maria Capua Vetere nel 2013  ha raggiunto il 46% di raccolta differenziata, la nostra città resta ferma al 35% da oltre 4 anni. Registrando, anzi, un peggioramento nel biennio 2012/13 rispetto al precedente 2010/2011. Com’è possibile che i responsabili di  questo passo indietro,  che sono solo stati capaci di proclami ed aumenti  della tassa per lo smaltimento dei rifiuti,  abbiano ancora voce in capitolo? Come mai la Provincia non si attiva per la messa in funzione dell’impianto di compostaggio posto a San Tammaro? Impianto per il quale le collettività ha sborsato svariati milioni di euro e che potrebbe, da solo, coprire l’intero fabbisogno della Provincia di Caserta. Perché, ancora oggi, nonostante questa struttura, paghiamo profumatamente per spedire e smaltire in altre regioni la nostra frazione umida?

Bisogna modificare il piano regionale dei rifiuti, “è l’Europa che lo chiede!”

Gli studi  dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) hanno evidenziato  che tra qualche anno saremo a corto di materie prime (alluminio, rame, vetro etc.)  e che la RD (raccolta differenziata) diventerà essenziale per i nostri approvvigionamenti. Inoltre, la direttiva 2008/98 CE ha declassato l’incenerimento dei rifiuti all'ultimo posto, accanto alla discarica, nella gerarchia delle priorità: semplice “smaltimento finale” di quanto non si può recuperare in nessun altro modo. Entro il 2020 bisogna raggiungere l’obbiettivo di rifiuti zero.


Il sindaco di Capua dovrebbe conoscere molto bene la strategia “Rifiuti Zero”, visto che il 4 novembre scorso abbiamo invitato qui a Capua l’ideatore della teoria rifiuti zero, il prof. Paul Connett, che durante una conferenza nella sala consiliare del comune di Capua ha illustrato i 10 punti fondamentali della strategia rifiuti zero: 
1-Separazione alla fonte
2- Raccolta porta a porta
3-Compostaggio
4-Riciclaggio
5-Riduzione dei rifiuti
6-Riuso e riparazione
7- Tariffazione puntuale
8-Recupero dei rifiuti
9-Centro di ricerca e riprogettazione
10-Azzeramento rifiuti.  

La città di Bacoli (in provincia di Napoli) ha lavorato duramente negli ultimi anni per applicare alla lettera i dieci punti di 'Rifiuti zero' e attualmente viaggia ad una percentuale di differenziata dell'79% (fonte osservatorio Regionale dati anno 2013) e nel 2020 raggiungerà il 100%. Quindi non è un sogno...


Movimento 5 stelle Capua


giovedì 15 maggio 2014

Abolizione del Fiscal Compact

Tra i punti fondamentali che intendiamo portare avanti quando andremo a Bruxelles è la cancellazione del Fiscal Compact da parte della Repubblica Italiana. Il Fiscal Compact è il “Trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell'Unione economica e monetaria”, ed è in pratica una clausola firmata dalle nazione aderenti al Trattato di Maastricht siglato il 2 marzo 2012, ed in vigore dal 1 gennaio 2013 ed identifica il debito pubblico come l’elemento scatenante delle crisi economiche.
Estende a tutti i membri dell’Unione Europea la disciplina fiscale incorporata nella costituzione tedesca, ed è fondamentalmente finalizzato alla riduzione dei debiti sovrani dei paesi membri.
Questo assunto nasce dall’applicazione della dottrina liberista, basata sul presupposto che bisogna liberare il mercato privato dei capitali finanziari, e per far ciò bisogna poco a poco eliminare le spese dello Stato, andando a tagliare ogni presenza pubblica nel campo della sanità, dell’istruzione, dei servizi sociali, dei beni comuni, imponendo a ogni singola nazione l’abbattimento del debito e quindi impedendo ogni forma di investimento da parte dello Stato centrale.
 
L’accordo prevede:
  1. l’inserimento nelle costituzioni nazionali del pareggio di bilancio;
  2. l’obbligo per tutti di non superare la soglia del deficit strutturale dello 0,5%;
  3. una significativa riduzione del debito al ritmo di un ventesimo all’anno per arrivare alla soglia del 60% sul PIL nell’arco di un ventennio.
Il provvedimento inaugura una stagione e una politica dell’austerità, che è stata criticata da tutto il mondo accademico economico. Gli esperti sostengono infatti che, in momenti di crisi, l’obbligo di uno Stato non è il pareggio di bilancio ma il suo contrario, spendere più di quanto entra nelle casse dello Stato per salvare i suoi cittadini.
 
Per quanto riguarda l’Italia, che ha un debito complessivo nell’ordine di 2.100 miliardi di euro, è stato stabilito che la nostra nazione debba cancellarlo del 50% nell’arco di venti anni, corrispondente a 1.100 miliardi di euro, tagliando dalla spesa pubblica 55 miliardi di euro all’anno a partire dalla prima tranche che scade nella primavera del 2015. Questo significa che a gennaio del 2015, restando il Fiscal Compact, l’Italia dovrà attuare una eccezionale manovra economica per trovare 55 miliardi di euro. E’ stato calcolato che per raggiungere un simile obiettivo, senza operare tagli lineari dei servizi, nel 2014 l’economia italiana nel suo complesso dovrebbe aumentare di un valore tra un +8% e un +12% , come si verificò nel 1960.
Per l’Italia le previsioni nel 2014 (se va bene) sono di una crescita intorno a un + 0,6%, ultima in Europa.
 
L’Italia, quindi, sarà costretta:
  1. a vendere parte delle proprie riserve auree depauperando il proprio risparmio strategico nazionale;
  2. a svendere le più importanti aziende strategiche nazionali pubbliche ai privati (energia elettrica, acqua, gestione di infrastrutture, Eni, telefonia, siderurgia, turismo balneare e turismo artistico);
  3. a svendere il proprio patrimonio artistico di riserva (i ragionieri europei hanno già iniziato la quantificazione di valore dei sotterranei della Galleria degli Uffizi, la somma di reperti archeologici del Museo dell’Antica Roma, il passaggio della gestione dei più importanti siti archeologici nazionali, da Pompei a Selinunte, da Segesta alle tombe etrusche di Volterra);
  4. a questo bisogna anche aggiungere la cessione del diritto di occupazione delle battigie dell’intero sistema di spiagge italiane appartenenti al demanio che verranno affidate a multinazionali del turismo gestite dal gruppo tedesco Allianz e dalla Prudential Bache anglo-americana;
  5. dovrà ridurre di almeno 20 miliardi di euro all’anno l’investimento nell’istruzione pubblica con la possibile chiusura di almeno 250 atenei statali che passeranno ai privati, comprese grandi università secolari, la cancellazione della gestione nazionale degli asili-nido che diventeranno tutti privati;
  6. probabilmente la cancellazione definitiva di intervento da parte dello Stato a favore dei disabili, oltre che una fortissima tassazione sui ticket sanitari, la contrazione dei mezzi di trasporto pubblici, ecc.
Per obbligare le nazioni a rispettare tali parametri, bisognava immettere “l’obbligo di aderenza al Fiscal Compact” all’interno dei singoli meccanismi istituzionali e senza batter ciglio sia PD, PDL, Lega, Monti hanno votato in modo unanime all’adesione del Fiscal Compact, chinandosi alle imposizioni ed ai dettami dell’Europa.
Sotto la gogna di questa spaventosa cifra da trovare ogni singolo anno, dal 2015 al 2035, l’Italia annulla ogni possibilità di ripresa. 
Si tratta di trasformare il continente in un gigantesco bacino d’utenza di individui schiavizzati dal bisogno, quindi obbligati dalla necessità e dalle circostanze a dover accettare per forza ogni imposizione, ogni scelta esterna, ogni dettame, senza più poter fare appello al proprio diritto, sancito e conquistato, di scegliere in piena libertà l’esercizio all’autodeterminazione. E’ una Guerra Invisibile. E noi la dobbiamo vincere!

venerdì 9 maggio 2014

Gli impresentabili candidati alle Elezioni Europee nella circoscrizione meridionale

Abbiamo filtrato i principali indagati, condannati e sospettati che si sfideranno per un seggio il prossimo 25 maggio

Indagati, condannati e sospettati corruttori. Ad ogni presentazione delle liste dei  candidati alle elezioni spunta puntualmente una lista di personaggi impresentabili. Anche le Europee 2014 non fanno eccezione. Qui di seguito, partito per partito, tutti gli aspiranti eurodeputati della circoscrizione meridionale e che in passato sono stati accusati (e qualche volta ritenuti colpevoli) di reati più e meno gravi, spesso strettamente legati alla loro attività politica e all’ottenimento del consenso popolare.

NOME
CITTA'
PARTITO
DESCRIZIONE
Andrea Cozzolino
Napoli
PD
Bassoliniano, è stato accusato da Roberto Saviano di non aver mai fatto chiarezza sui presunti  brogli alle primarie napoletane del 2011, poi annullate.
Nicola Caputo
Teverola (CE)
PD
Consigliere regionale, è stato coinvolto nel recente scandalo rimborsi per una fattura da 21 mila euro.
Anna Petrone
Salerno
PD
Collega di Nicola Caputo,  risulta invece indagata per peculato
Giuseppe Ferrandino
Ischia (NA)
PD
Sindaco d’Ischia, è stato raggiunto da una richiesta di rinvio a giudizio per la vicenda riguardante la costruzione di una caserma forestale.
Mario Clemente Mastella
Ceppaloni(BN)
Forza Italia
Nei giorni scorsi rinviato a giudizio con l’accusa di aver gestito un partito considerato alla stregua di un associazione a delinquere.
Raffaele Fitto
Puglia
Forza Italia
Ex presidente della Regione Puglia ed ex ministro, candidato nella stessa circoscrizione, è stato invece già condannato a 4 anni per corruzione, illecito finanziamento ai partiti e abuso d’ufficio
Aldo Patriciello
Molise
Forza Italia
è stato condannato definitivamente in Cassazione a quattro mesi per un finanziamento illecito, oltre a rinvii a giudizio per truffa aggravatain concorso, abuso d'ufficio e malversazione ai danni dello Stato
Lorenzo Cesa
Calabria
NCD
Arrestato nel ’93, è stato condannato in primo grado a 3 anni e 3 mesi per corruzione aggravata nello scandalo Anas e poi salvato da un cavillo e dalla prescrizione
Giuseppe Scoppellitti
Calabria
NCD
Ex forzista e governatore della Regione Calabria è stato condannato in primo grado a 6 anni di reclusione per abuso d’ufficio.
Paolo Romano
Capua (CE)
NCD
Presidente del consiglio regionale della Campania, è indagato per peculato per rimborsi elettorali non documentati, inoltre gli sono stati contestati presunti reati di turbativa d’asta, diffamazione e concussione
Alemanno Giovanni
Puglia
Fratelli D'Italia
Ex sindaco di Roma, indagato per finanziamento illecito ai partiti per un appalto relativo a un sondaggio sulla qualità dei servizi scolastici.
Iannone Antonio
Salerno
Fratelli D'Italia
Presidente della provincia di Salerno, è indagato per la gestione dell’Asl e del Cofaser.

Se non vuoi votare Movimento 5 stelle, dove i candidati sono tutti incensurati, almeno non votare questi impresentabili!