sabato 17 maggio 2014

Modifichiamo il piano regionale dei rifiuti

L'attuale amministrazione comunale di Capua e la provincia di Caserta pur non godendo del consenso popolare, si ostinano nel perseguire il loro disegno di realizzare un’opera che porterà solo danni alla collettività. Tra un anno esatto il comune di Capua dovrà eleggere un nuovo Sindaco e la provincia di Caserta sarà declassata a semplice organo d'ufficio! Com'è possibile allora che due enti, ormai a fine mandato, possano vincolare le nostre scelte future per i prossimi 20 anni e oltre? Com'è possibile, che tale scelta si posta nelle mani degli stessi soggetti che hanno determinato il fallimento della nostra raccolta differenziata? Basti pensare che mentre la vicina Santa Maria Capua Vetere nel 2013  ha raggiunto il 46% di raccolta differenziata, la nostra città resta ferma al 35% da oltre 4 anni. Registrando, anzi, un peggioramento nel biennio 2012/13 rispetto al precedente 2010/2011. Com’è possibile che i responsabili di  questo passo indietro,  che sono solo stati capaci di proclami ed aumenti  della tassa per lo smaltimento dei rifiuti,  abbiano ancora voce in capitolo? Come mai la Provincia non si attiva per la messa in funzione dell’impianto di compostaggio posto a San Tammaro? Impianto per il quale le collettività ha sborsato svariati milioni di euro e che potrebbe, da solo, coprire l’intero fabbisogno della Provincia di Caserta. Perché, ancora oggi, nonostante questa struttura, paghiamo profumatamente per spedire e smaltire in altre regioni la nostra frazione umida?

Bisogna modificare il piano regionale dei rifiuti, “è l’Europa che lo chiede!”

Gli studi  dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) hanno evidenziato  che tra qualche anno saremo a corto di materie prime (alluminio, rame, vetro etc.)  e che la RD (raccolta differenziata) diventerà essenziale per i nostri approvvigionamenti. Inoltre, la direttiva 2008/98 CE ha declassato l’incenerimento dei rifiuti all'ultimo posto, accanto alla discarica, nella gerarchia delle priorità: semplice “smaltimento finale” di quanto non si può recuperare in nessun altro modo. Entro il 2020 bisogna raggiungere l’obbiettivo di rifiuti zero.


Il sindaco di Capua dovrebbe conoscere molto bene la strategia “Rifiuti Zero”, visto che il 4 novembre scorso abbiamo invitato qui a Capua l’ideatore della teoria rifiuti zero, il prof. Paul Connett, che durante una conferenza nella sala consiliare del comune di Capua ha illustrato i 10 punti fondamentali della strategia rifiuti zero: 
1-Separazione alla fonte
2- Raccolta porta a porta
3-Compostaggio
4-Riciclaggio
5-Riduzione dei rifiuti
6-Riuso e riparazione
7- Tariffazione puntuale
8-Recupero dei rifiuti
9-Centro di ricerca e riprogettazione
10-Azzeramento rifiuti.  

La città di Bacoli (in provincia di Napoli) ha lavorato duramente negli ultimi anni per applicare alla lettera i dieci punti di 'Rifiuti zero' e attualmente viaggia ad una percentuale di differenziata dell'79% (fonte osservatorio Regionale dati anno 2013) e nel 2020 raggiungerà il 100%. Quindi non è un sogno...


Movimento 5 stelle Capua


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