mercoledì 5 luglio 2017

CAPUA- Situazione agenzia riscossione tributi IAP

Il 21 luglio 2016 è stata protocollata la ns. petizione IAP con la quale chiedevamo la risoluzione del contratto se ci fossero state le giuste motivazioni o, in caso contrario, di non rinnovarlo alla scadenza. Come prassi di questa amministrazione non abbiamo avuto nessuna risposta.
 Le motivazioni principali della petizione erano:
- le file lunghissime in un ambiente piccolo che i cittadini dovevano subire per avere informazioni;
- le condizioni vessatorie;
- la mancanza di notifica delle cartelle tramite messo. La consegna delle cartelle di pagamento avveniva tramite persone che lasciavano le stesse su muretti, spazi condominiali e altro, solo raramente venivano imbucate nelle cassette della posta. Le buste contenenti le cartelle di pagamento non avevano alcun timbro né data e per il metodo di consegna utilizzato c'era il serio rischio di smarrimento. 
A tutt'oggi la questione IAP non è stata risolta nemmeno parzialmente. L'unico cambiamento avvenuto da allora è il trasferimento della IAP in una sede più consona, per il resto tutto uguale. Addirittura alcune persone non hanno ancora ricevuto la cartella relativa all'acconto 2017, nonostante la seconda e ultima scadenza era il 31 maggio. Si potrebbe concedere la possibilità a tutte quelle persone che ricevono una cartella di pagamento esosa, magari consegnata anche in ritardo, di dilazionare in più rate, non in due? Perché concedere questa possibilità solo agli avvisi di accertamento? 
La nostra speranza è che l'amministrazione si stia preparando ad internalizzare il servizio, così come previsto d'altronde dal suo programma e, di conseguenza, stia formando il personale a questo cambiamento, in virtù anche del fatto che parte del personale è prossimo alla pensione.

Attendiamo anzi pretendiamo delle risposte al più presto.

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